Antonino Leto (1844 - 1913)

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Le quotazioni di Antonino Leto per i quadri ad olio vanno da €2000 ad oltre €10.000. Le sue opere più ricercate sono quelle appartenenti al periodo della Scuola di Resina. I suoi lavori più importanti di questo periodo possono avere valori di mercato di oltre €25.000. La qualità, le dimensioni e il periodo sono le caratteristiche determinano maggiormente il prezzo di un dipinto del pittore siciliano. Il record di vendita (nel 2009) di Antonino Leto è di circa €130.000. I suoi quadri sono stati spesso falsificati.

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Antonino Leto, un pittore del XIX secolo nato a Monreale nel 1844. Il suo talento artistico fu presto riconosciuto, tanto che il Municipio di Monreale finanziò i suoi primi studi a Palermo sotto la guida dei maestri Barba e Lojacono. Durante una breve permanenza a Napoli nel 1864, stabilì contatti amichevoli con Filippo Palizzi e i pittori della Scuola di Resina, che influenzarono fortemente il suo stile artistico. Tornato in Sicilia, Leto espose con successo alla Promotrice di Palermo nel 1870, ottenendo nel 1871 la medaglia d'oro per La bufera all'Esposizione regionale di Siracusa. Il Municipio di Monreale acquistò anche uno dei suoi dipinti, il paesaggio fluviale siracusano L'Anapo (1871), in segno di apprezzamento per il suo talento. Dopo aver vinto il concorso per il pensionato artistico a Roma nel 1874 con La raccolta delle olive, si trasferì nella capitale, dove strinse amicizia con Michetti e approfondì la lezione dei Macchiaioli.

Successivamente, chiese il trasferimento del pensionato artistico a Firenze nel 1875, dove sviluppò ulteriormente il suo stile, realizzando opere come Ponte Santa Trinità e lungarno (1876). Nel 1879, su invito di Goupil, si trasferì a Parigi, dove incontrò Mancini, Morelli, Meissonier e De Nittis e subì il fascino degli Impressionisti. Tuttavia, problemi di salute lo costrinsero a tornare in Italia nel 1880. Dopo aver realizzato opere per il Florio a Marsala e affreschi per la villa Florio dei Colli, Leto si trasferì a Napoli nel 1882, dove partecipò alle Promotrici del tempo e, nel 1888, all'Esposizione italiana a Londra con Melloni. Nel 1882, Leto si stabilì definitivamente a Capri, dove trovò grande giovamento per la sua salute e dove il suo stile artistico raggiunse nuovi vertici. Sostenuto da mercanti e collezionisti, tra cui il Krupp, Leto rielaborò le sue esperienze artistiche, infondendo nelle sue opere una realtà esasperata dalla luce e arricchita dai temi tratti dalle storie verghiane.